Una settimana al Trofeo Piva 2025, svelati i dettagli

Si è ufficialmente alzato il sipario sulla 76ª edizione del Trofeo Piva, che si svolgerà domenica 6 aprile a Col San Martino (TV). Al Ristorante da Gigetto di Miane sono stati presentati percorso e squadre partecipanti dagli organizzatori dell’AC Col San Martino, che anche quest’anno si preparano ad accogliere i migliori atleti internazionali a livello U23

 

Ancora una settimana di attesa e poi le strade di Col San Martino si riempiranno dei diversi colori delle 35 squadre che prenderanno parte al Trofeo Piva 2025Domenica 6 aprile andrà in scena la 76ª edizione di una delle classiche internazionali U23 più attese e amate da corridori e tifosi e questa volta la presentazione ufficiale è avvenuta nel riconosciuto Ristorante da Gigetto, a Miane (TV), di fronte a Istituzioni, sponsor e stampa. 

Oltre al direttivo dell’AC Col San Martino, società organizzatrice della corsa, sono intervenuti il Sindaco di Farra di Soligo, Mattia Perencin, accompagnato dai consiglieri comunali Eva Ballancin e Matteo Ronfini, il Sindaco di Miane, Moreno Guizzo, l’Assessore al Comune di Vidor, Mauro Miotto, il Consigliere della Provincia di Treviso e assessore del Comune di Cornuda, Claudio Sartor, e le autorità sportive, con il Presidente della FCI Veneto, Mario Guerretta, e il consigliere del Comitato Provinciale di Treviso, nonché direttore di corsa, Gianluca Negro. Insieme a loro tanti amici dell’AC Col San Martino, dagli ex vincitori del Trofeo Piva ai tanti volti noti del ciclismo, come quello di Silvio Martinello, senza dimenticare i vari organizzatori delle gare Internazionali del Veneto.

“76 edizioni sono un numero tutt’altro che banale – ha detto il Sindaco Perencin -. L’AC Col San Martino rappresenta un’eccellenza del nostro territorio grazie a una capacità organizzativa comprovata, in grado non solo di allestire eventi di questa portata, ma anche di unire un intero territorio e far fronte a tutte le criticità che comporta l’organizzazione di una gara internazionale. Quest’anno, poi, è un’edizione speciale perché inauguriamo ufficialmente, in modo formale, il Muro di San Vigilio, che questa corsa ha fatto conoscere a tantissimi appassionati”.

“Ho sempre vissuto il Trofeo Piva come presentatore e commentatore, stavolta lo farò con un nuovo ruolo ma con la stessa, immutata, amicizia verso l’AC Col San Martino – ha aggiunto il Presidente della FCI Veneto, Guerretta -. Parliamo di una delle realtà più floride del Veneto, che ogni anno riesce a radunare molti dei migliori talenti U23 a livello internazionale. Sarà una gara d’alto livello, dal punto di vista tecnico e organizzativo. Non vedo l’ora sia domenica!”.

“Siamo entrati nella settimana più intensa, quella che precede la gara. Il lavoro, però, va avanti da dicembre e se siamo qui a presentare la 76esima edizione è grazie soprattutto a chi, in questi anni, ci ha sempre sostenuto – è stato il commento del Presidente dell’AC Col San Martino, De Rosso -. Penso in primis agli sponsor, e poi alle Istituzioni, sempre reattive per qualsiasi nostra esigenza. E poi ringrazio le forze dell’ordine, i volontari e tutti gli amici della nostra società”.

È stata inoltre l’occasione per mostrare al pubblico lo splendido trofeo ideato dallo scultore e fabbro artistico Valentino Moro, un’opera di pregevole invenzione compositiva. Su un basamento costituito da una putrella di ferro che raffigura la strada è posizionato un disco con incisioni a raggiera: è la rappresentazione di una ruota lanciata a tutta velocità su un tragitto in discesa. Il ramo intrecciato di un albero, collocato su un bordo, pare arrestare momentaneamente la corsa e dona all’insieme dell’opera, una nota di esuberante freschezza ideativa.

Da quest’anno, inoltre, l’ormai celebre Muro di San Vigilio è stato “censito” ufficialmente. Tutti i cicloturisti che arriveranno a Col San Martino e vorranno provare a testarsi sulle dure rampe di questa salita, troveranno ai suoi piedi il cartello che indica i dati ufficiali del Muro. Sono 580 metri con una pendenza media del 13% e punte massime al 23%. Visto che siamo in clima Giro delle Fiandre, possiamo definirlo un vero e proprio muro in stile fiammingo.

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