Il laziale della Bardiani-CSF-Faizanè è riuscito a fare la differenza sullo strappo finale di San Vigilio, arrivando in solitaria. Secondo posto per un acclamatissimo Marco Frigo (Israel Cycling Academy), terzo per il colombiano German Gomez (Colombia Tierra de Atletas)
Pioggia, freddo e addirittura un po’ di neve in partenza non hanno fermato Martin Marcellusi, che sul traguardo di Via Treviset a Col San Martino (Treviso) ha conquistato il 73° Trofeo Piva. L’atleta laziale della Bardiani-CSF-Faizanè ha fatto valere tutta la sua esplosività sulle micidiali pendenze del muro di San Vigilio, 700 metri al 10%, in pieno stile fiammingo, per rimanere in tema col contemporaneo Giro delle Fiandre. Alla sua accelerazione non è riuscito a resistere Marco Frigo (Israel Cycling Academy), acclamato dal suo fan club lungo la salita del Combai e poi sul podio, che si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre terzo ha terminato un generosissimo German Gomez (Colombia Tierra de Atletas), tra i primi a rompere gli indugi in salita.
LA CORSA – La gara si è fatta complicata ancora prima della partenza, perché pioggia e anche un po’ di neve hanno investito i corridori nel momento del foglio firma, tanto da spingere organizzatori e giudici a seguire il protocollo UCI per condizioni estreme, quindi a togliere due giri del circuito del Combai e ridurre il chilometraggio complessivo a 143,8 km.
Pur infreddoliti, i corridori hanno approcciato “a tutta” i primi giri del circuito del Combai, con scatti e controscatti che non hanno sortito particolari effetti, se non una lenta, ma decisa, scrematura del gruppo. Al km 95, dopo una serie di allunghi sul Combai, sono riusciti ad avvantaggiarsi German Gomez (Colombia Tierra de Atletas), Fran Miholjevic (CT Friuli), Filippo D’Aiuto (General Store -Essegibi-F.lli Curia), Felix Engelhardt e Logan McLain (Tirol-KTM) e Davide De Pretto (Zalf Euromobil Desirée Fior).
Sul primo passaggio dal San Vigilio, però, il forcing di De Pretto ha ridotto il gruppo al comando, con i soli Engelhardt, D’Aiuto e Gomez a resistergli a ruota e il gruppo dietro, lontano una trentina di secondi, ridotto ormai a meno di 30 unità. Sull’ultimo passaggio sul Combai sono usciti all’inseguimento in 9, vale a dire Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), Giovanni De Carlo (Carnovali Rime Sias), Davide Piganzoli e Fernando Tercero (Eolo-Kometa), Francesco Busatto, Samuele Carpene (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Moritz Kretschy (Nazionale tedesca), Marco Frigo e Mason Hollyman (Israel Cycling Academy), che riescono a rientrare sui 4 di testa proprio in vista dell’ultimo, decisivo, passaggio da San Vigilio.
Con il gruppo lontano ormai quasi un minuto, Frigo ha provato ad anticipare l’inizio del San Vigilio scattando nel tratto di pianura, ma Marcellusi gli si è incollato subito a ruota. I due hanno cominciato il muro finale con qualche secondo di vantaggio sugli immediati inseguitori, dimostrando però di essere quelli col colpo di pedale migliore anche in salita. Marcellusi ha fatto valere il suo notevole cambio di ritmo, staccando Frigo, mentre dietro Gomez e Hollyman provavano, senza successo, a rientrare sui due davanti.
Lanciato in picchiata verso Col San Martino, Marcellusi non è si è più voltato, arrivando a braccia alzate in Via Treviset. È festa per il laziale, è festa per la Bardiani-CSF-Faizanè!
DICHIARAZIONI – Raggiante dopo il traguardo il vincitore Marcellusi: “È la vittoria più importante della carriera – ha ammesso -. Ero andato vicino diverse volte a vincere una gara internazionale e oggi finalmente ce l’ho fatta. L’esperienza fatta in questi mesi anche con i professionisti mi ha aiutato, ma è soprattutto la squadra ad aver fatto la differenza, sono stati grandiosi. Oggi non sapevo cosa aspettarmi, a maggior ragione con la pioggia, ma la gamba ha risposto molto bene, la squadra puntava su di me, e quando sono uscito con Frigo prima del San Vigilio ho capito che oggi poteva veramente essere la mia giornata”.
Il secondo posto non ha lasciato scontento Frigo, il più acclamato sul podio essendo lui di San Giuseppe di Cassola (Vicenza) e tutto il suo fan club era al seguito. “Non avevo mai corso il Piva, questo è il mio ultimo anno da U23 e volevo davvero testarmi su questo percorso – ha detto l’atleta vicentino -. È andata bene, la gamba ha risposto come doveva, quindi sono molto contento. Forse sono stato un po’ troppo generoso nel finale, come spesso mi accade, ma va bene così. Peccato che sia stato accorciato il percorso, perché con 40 km di gara in più sarebbero probabilmente venute fuori meglio le mie doti di fondista, ma va bene così”.
Il colombiano German Gomez è stato senz’altro il più combattivo di giornata e non ha caso ha conquistato la classifica dei GPM, grazie alla somma dei punti conquistati su Combai e San Vigilio: “Questi sono i miei percorsi – racconta il colombiano -. Avevo freddo, ma avevo buone sensazioni, così ho deciso di attaccare da lontano e sono molto felice di aver conquistato questo podio in una corsa di grande importanza come il Piva. In questo inizio di stagione mi sono sempre sentito bene, spero che la condizione mi accompagni anche nelle prossime settimane. Quando faccio base in Italia vivo a Gatteo a Mare (Forlì-Cesena), mi trovo benissimo in Italia. Il paese ideale per andare in bicicletta”.
Giornata impegnativa ma appagante anche per il Presidente dell’AC Col San Martino, Mario De Rosso: “Non ci aspettavamo una burrasca del genere proprio in vista della partenza – spiega -. Ci siamo visti costretti a seguire, insieme ai giudici, il protocollo UCI per le condizioni meteo estreme. Ci è dispiaciuto dover accorciare il percorso, ma in quel momento è stata l’unica cosa che potevamo fare. Nel complesso credo sia venuto fuori comunque un bello spettacolo, il pubblico non è mancato e per questo devo ringraziare tutti quelli che sono venuti sulle nostre strade. Marcellusi è un ragazzo di talento che arricchisce il nostro bellissimo albo d’oro. Un grande grazie va anche alle Istituzioni, sponsor e volontari, senza i quali sarebbe stato impossibile organizzare il Trofeo Piva”.