Nel segno della tradizione, presentato il Trofeo Piva 2024

Nello splendido atelier dello scultore e fabbro artistico Valentino Moro l’AC Col San Martino ha alzato i veli sulla 75ª edizione della classica internazionale U23 del 7 aprile. La salita del Combai e il muro di San Vigilio saranno ancora una volta i punti cardine della corsa, lunga complessivamente 179 km

 

In una cornice d’eccezione come il laboratorio dello scultore e fabbro artistico Valentino Moro, è ufficialmente cominciato il countdown che ci porterà al Trofeo Piva 2024 del prossimo 7 aprile, in quella che è la 75ª edizione della classica internazionale riservata ad alcuni dei migliori corridori U23 del mondo.

A fare compagnia al direttivo dell’AC Col San Martino, che ha svelato i dettagli della gara, c’erano i Consiglieri della Regione Veneto, Alberto Villanova e Sonia Brescacin, il Sindaco di Farra di SoligoMattia Perencin, il Sindaco di Cornuda, Claudio Sartor, il Sindaco di Miane, Angela Colmellere, il vicepresidente della Federciclismo provinciale di Treviso, Gianluca Negro, che sarà anche direttore di corsa, e tante personalità legate al mondo del ciclismo, alcuni vincitori del Piva negli anni addietro e altri ex professionisti, tra i quali spiccava il campione olimpico Silvio Martinello. Presenti, inoltre, i vari organizzatori delle classiche internazionali U23 italiane, coi quali si è venuto a creare negli anni un rapporto di stima e collaborazione reciproca. 

“Quando ho visto che siamo arrivati all’edizione numero 75, sono rimasto impressionato – ha detto Mattia Perencin, Sindaco di Farra di Soligo -. Il Trofeo Piva è il nostro fiore all’occhiello in termine di manifestazioni sportive, lo dicono i numeri e l’internazionalità dei partecipanti. È una storia di passione, cultura e paesaggi, e da questo punto di vista è indicativo il passaggio da San Vigilio, che esalta il lavoro degli agricoltori e dei viticoltori. Un grande grazie va a tutti colori che si impegnano nella realizzazione di questa bellissima giornata”.

“Siamo un territorio fortunato, che è patrimonio dell’UNESCO – ha aggiunto il Consigliere regionale, Alberto Villanova -. I numeri del turismo sono costantemente in crescita e parte del merito va anche a manifestazioni come questa, vere e proprie vetrine a livello internazionale. La Regione crede nel ciclismo come mezzo di promozione e continua a supportare gare come il Trofeo Piva, nel quale spiccano l’unione di intenti e la passione per lo sport e il proprio territorio”.

“Il ciclismo è sport di fatica, ma anche sport di squadra – ha invece detto Sonia Brescacin, Consigliere regionale -. Una squadra come l’AC Col San Martino, che da anni riesce ad unire volontari, sponsor, enti e amministrazioni creando questo splendido evento, che fa fare bella figura alle amministrazioni. Siamo arrivati a 75 edizioni e tante altre ce ne saranno”.

“Parliamo di una corsa top, che è a questo livello grazie soprattutto alla sinergia di tutti coloro che sono coinvolti. Come provincia di Treviso abbiamo ben 7 corse internazionali, a conferma del buon lavoro fatto da tutto il territorio e della passione che c’è in questa zona” sono state le parole di Gianluca Negro, vicepresidente FCI Treviso e direttore di corsa.

“Questa è una gara che dà lustro a tutto il movimento italiano, per storicità e anche dal punto di vista tecnico. Premia corridori forti, che poi di solito si fanno notare anche tra i professionisti. Per quanto mi riguarda, commenterò la corsa insieme alla squadra di ExtraCiclismo. Sono sicuro che ci sarà da divertirsi” è stato il commento di Silvio Martinello.

“Siamo arrivati a 75 edizioni! Wow! L’emozione e l’orgoglio di organizzare il Trofeo Piva numero 75 è inspiegabile – ha invece detto il Presidente dell’AC Col San Martino, Mario De Rosso -. Per questo mi preme ringraziare una volta di più i nostri partner, le istituzioni locali, i volontari, e il magnifico pubblico che, edizione dopo edizione, si fa sentire lungo le strade. Con il loro entusiasmo ci confortano e ci spingono a fare sempre meglio”.

 

IL PERCORSO

A fare da cornice, il 7 aprile 2024, ci saranno come sempre le splendide Colline del Prosecco, patrimonio dell’UNESCO, che terranno compagnia ai corridori per tutto l’arco della gara per un totale di 179,2 km

Si partirà dalla storica Via Treviset di Col San Martino e dopo un tratto di 11,9 km in cui i corridori saliranno verso Guia per poi ridiscendere, comincerà il circuito con la salita del Combai (2,6 km al 6,3%), lungo 17,7 km e da ripetere 7 volte. Le cose cambieranno a circa 45 km dall’arrivo, quando il circuito si arricchirà per gli ultimi due giri con il terribile Muro di San Vigilio700 metri al 10% di pendenza media, durissimo ma scenograficamente unico. Il penultimo giro sarà così lungo 19,4 km, mentre nell’ultimo il Muro di San Vigilio verrà affrontato addirittura due volte, prima e dopo la salita del Combai, con l’ultimo scollinamento che arriverà a ridosso del gran finale di Via Treviset.

 

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